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Aggiornamento del layout del sito, torno a dedicarci un paio di giorni di manutenzione dello stesso, nel mio quotidiano riposo dopolavoro (non ferroviario), cercando di rilassarmi da tutto quello che la quotidianità mi mette davanti agli occhi, mandando via tutti i pensieri che passano per la testa.. semplicemente accedendo al fantastico mondo (ovattato o meno, dipende dal set) della fotografia.

Sorrentino ha appena vinto l’Oscar per il miglior Film Straniero (Italiano!) con “La Grande Bellezza”, ma che cosa resta del film? Secondo me (ma non sono Baba Richerme..), la contrapposizione fra la decadenza della quotidiana realtà, e la scappatoia che ognuno cerca di crearsi in un mondo surreale ma allo stesso tempo troppo reale per essere immaginario. Qui sta la bellezza del film, con i suoi richiami felliniani cui (Sorrentino) ha giustamente dedicato l’Omino Dorato, proiettati ai giorni odierni, con (forse troppi) manifesti pubblicitari in bella vista e soprattutto, feste e colori sgargianti.

E cosa è il Carnevale se non la riproposizione della grande bellezza, non il film ovvio (altrimenti mi faccio nemici i cinefili), ma un sogno reale per evadere dalla quotidiana e non sognata realtà?

Ecco, per me il Carnevale è sempre stato questo, ossia tranquillità e serenità nella bolgia di musiche e colori.. strano eh?

Sia quando ero un piccolo riccioluto con una tuta da marinaio a sgambettare sul carro, e tirar coriandoli in bocca a chi mi capitava a tiro, su quel “Sogno di un Pescatore” nel 1990 che era maestoso, immenso, come i soli mastri carrai senzunesi potevano costruire e dare alla vita, sapientemente creando cartapesta da vecchi barili arrugginiti, e gustando nel mentre pane e salsiccia scaldati sulle braci in un unico afflato..

Sia quando, come adesso, cerco di ritrarre e di rendere partecipe chi (ahimé) non sa che cosa vuol dire “Fare il Carnevale”, e non mi rivolgo a chi si veste da orso o da peluche e va ai Rioni a Viareggio, né tanto meno ai Viareggini stessi. Ai primi, dico che non è quello Carnevale, mettersi un vestito (e non un costume..) uguale a tutti, e sbronzarsi a più non posso.. Ai secondi dico non fraintendetemi, i Carri Allegorici per eccellenza sono quelli di Viareggio, ma lì è un LAVORO, ci sono fior fiori di carpentieri, di SQUADRE di carpentieri, per UN SOLO carro di prima categoria, e sì, sono alti 3-4-5 e più volte i carri follonichesi, ma se piove una domenica, a Viareggio perdono MILAEURO di ricavi per foraggiare (per l’anno passato o per l’anno a venire) la Cittadella del Carnevale e tutto l’indotto che vi orbita (preferisco stare generico perché non posso e non voglio parlare di cose che non conosco a pieno).

A Follonica non ci sono carpentieri che asetticamente creano questi colossali carri allegorici. A Follonica, la cartapesta la fanno i mastri carrai con i loro nipoti, e i bimbi amici dei nipoti, e i babbi dei bimbi. Tre generazioni tutti insieme, tutti uniti, tutti dello stesso Rione, a mettere insieme la propria voglia di dar vita al loro, piccolo grande sogno.

Se chiedete ad un bimbo italiano cosa sia un aerografo, farà una faccia enigmatica. A Follonica, alcuni bimbi (tipo io al tempo..), l’aerografo non solo sanno cosa sia, ma magari hanno anche miscelato i colori da caricarci, e perché no, sparato un colpo sul naso di un “testone” da movimentare in un secondo momento..

Ecco perché fra i due Carnevali, voglio fotografare, e cercherò di ritrarre sempre il Carnevale di Follonica, perché è il MIO Carnevale, perché quando faccio un primo piano ad un bimbo in mascherata, nei suoi occhi vedo me vent’anni fa, che guardavo Giorgio (perché il fotografo era Giorgio Nannini), e magari a volte un sorriso glielo facevo anche..

Ecco.. questa per me è la Grande Bellezza che solo pochissime cose sanno darmi, e il Carnevale (di Follonica, non s’è capito?) è una di queste!

PS: ora, sicuramente non trasparirà tutto ciò dalle foto che ho pubblicato nella sezione EVENTI, però volevo scrivere, o almeno provare a scrivere, quello che penso e che sento quando sono lì in mezzo a quella esplosione di musica, colori e danze.. “buona visione” !

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