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Ci siamo! Grazie all’aiuto di Doitmax svelandomi l’arcano, e grazie anche al Bulk Photo Posting, sono riuscito in “poco tempo” rispetto a ieri, a terminare il caricamento di tutta la serie di foto della Mia Eroica, la Prima, quella del 2012.

Lasciatemi scrivere due parole su questo evento. Chi non ne ha mai sentito parlare, o chi sa in parte cosa è ma non ha avuto ancora modo di conoscerla dal vivo, deve almeno una volta nella vita, entrare nella magia in cui si avvolge Gaiole in Chianti durante il primo weekend di Ottobre, ogni anno.

Inutile dire che è UNICA al mondo nel suo genere, che un rigido regolamento impone l’utilizzo di biciclette non più giovani del 1987, telaio in acciaio, pedali con fermapiedi e cinghietti, passaggio dei fili dei freni esterni al manubrio, ruote con cerchi dal profilo basso ed almeno 32 raggi. Una selezione naturale per i partecipanti, che ogni anno tuttavia aumentano in numero.

Scrivo una mail come appassionato qual sono di ciclismo, unitamente alla mia malata passione per la fotografia, chiedo quali siano i luoghi migliori per ritrarre la manifestazione, di risposta mi viene proposta la partecipazione come fotografo freelance. 😀

Arrivati a Gaiole, non c’è un posto per parcheggiare la macchina, si lascia chilometri fuori dal paese, con una passeggiata ci si immerge in mercatini del nuovo e dell’usato per le bici d’epoca, comprese biciclette complete e pronte all’uso, meccanici indaffarati senza terminazione alcuna, a sistemare la prosecuzione meccanica degli Eroici per il giorno dopo.

La “Cena degli Eroici” è l’emblema della manifestazione, piatti semplici della tradizione toscana serviti a tutti, partecipanti, addetti stampa, appassionati, tutti accomunati da quella sana pazzia di essere parte del giorno dopo.

Perché per me:

  • alzarsi alle 4.00 per attaccare il proprio pass alla macchina che magicamente diventa una sorta di ammiraglia ciclistica
  • piazzarsi fra un filare di torce ad olio, unica fonte di luce in mezzo ad un viale alberato che porta allo splendido Castello di Brolio, e far luce (con un flash) ai primi Eroici che son partiti da Gaiole alle 5.00
  • ripartire in macchina facendo luce in discesa ai ciclisti che a malapena vedono dove vanno, con le ruote che iniziano a scoppiare sullo sterrato delle Strade Bianche
  • conoscere per caso un direttore tecnico ciclistico di livello internazionale, ed unirsi a lui ed alla sua simpaticissima e piacevole compagine su tutto il percorso, scattando foto a volontà
  • vedere come lo stesso direttore tecnico aiuti due signori in difficoltà con la catena rotta della bici, con una facilità assoluta
  • essere COMPLETAMENTE circondati da biciclette, ma COMPLETAMENTE, avere paura per gli specchietti del proprio veicolo, ed uscire INDENNI da questo uragano
  • offrire colazione a degli Eroici che non avendo una lira con sé, entrano nel bar dove ti stai scaldando con un cappuccino, DIRETTAMENTE IN BICI
  • arrivare ad Asciano alle 10.00 e fare COLAZIONE con una ciotola di RIBOLLITA, veramente bollita in un calderone di rame sopra il fuoco acceso con due ciocchi di legno
  • vedere gli Eroici che dopo la stessa ribollita, ripartono e la prima parte di strada bianca ha un dislivello del 26%
  • ritrovare gli stessi Eroici del bar, al ristoro di Castelnuovo, stremati, sporchi, senza fiato, MA FELICI
  • arrivare a Gaiole con un’auto che non è la tua, perché l’avevi comprata di un colore e te la ritrovi di un altro (color polvere di strada bianca), sia fuori che dentro il motore

dicevo, per me, questa è SANA PAZZIA.

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